Dice il Catechismo della Chiesa Cattolica: “La liturgia è la celebrazione del Mistero di Cristo e in particolare del suo Mistero pasquale. In essa, mediante l’esercizio dell’ufficio sacerdotale di Gesù Cristo, con segni si manifesta e si realizza la santificazione degli uomini e viene esercitato dal Corpo mistico di Cristo, cioè dal capo e dalle membra, il culto pubblico dovuto a Dio”. (1066-1070)
La Liturgia è:
– servizio da parte del popolo e
– servizio in favore del popolo.
Si può leggere quindi in due modi: opera del popolo, cioè azione comunitaria, della Chiesa; opera per il popolo, cioè opera di Dio per il suo popolo.
I soggetti quindi sono due: DIO e il POPOLO.
Due sono i movimenti relativi alla Liturgia: DISCENDENTE: Dio verso il suo popolo; ASCENDENTE: la lode del popolo a Dio. Ma ne esiste anche un terzo, che dice la verità di ogni liturgia, ed è il movimento DILATATORIO, ossia la dimensione fraterna: io/ noi verso i fratelli. Perché solo così la paternità di Dio che ci genera ogni volta come figli suoi, ci spinge anche a vivere come fratelli tra di noi.
In ogni azione liturgica, cioè, Dio si fa presente per dirci amorevolmente: “Tu sei il mio popolo”, e noi rispondiamo con riconoscenza: “Tu sei il nostro Dio”. “Nostro”, sottolineo.
Alla liturgia della Chiesa, che si manifesta in varie forme, dove “la fonte e il culmine” è sempre l’Eucarestia, memoria e memoriale della pasqua di Cristo, si partecipa anche in varie forme: pregando, dialogando, cantando, leggendo, ascoltando…Certamente non da passivi spettatori.
Ognuno ha un suo modo e una sua forma per essere attivamente partecipe.
Nella nostra comunità ci sono i lettori, i chierichetti, le guide, i ministri straordinari dell’Eucarestia, il maestro delle cerimonie, i sacerdoti, i cantori e il popolo di Dio. Tutti protagonisti, in forme diverse della stessa azione liturgica.
Attualmente, in parrocchia, non esiste una vera e propria commissione liturgica, anche se c’è un responsabile dei chierichetti (maestro delle cerimonie) e un coordinatore dei lettori e delle guide.
(P. Franco)